Telefoni Multifrequenza
L'apparecchio multifrequenziale ha caratteristiche di gran lunga migliori del modello precedente a disco combinatore, anche se la sua composizione interna, e quindi il suo funzionamento, sono molto più complessi.
L'apparecchio multifrequenziale infatti consente di comporre il numero in maniera più rapida del precedente, non genera impulsi dovuti alla interruzione di corrente nella rete che disturbavano il funzionamento delle centrali, ed ha anche la possibilità di effettuare un certo numero di funzioni che il precedente non poteva fare.
L'apparecchio multifrequenziale è in grado di generare 8 frequenze foniche che vengono inoltrate verso la centrale in coppia a seconda del tasto che è stato premuto nella composizione del numero in corrispondenza della riga e della colonna.
In centrale un opportuno decodificatore dalla ricezione della particolare coppia di frequenze, risale istantaneamente al tasto premuto ed effettua quindi il collegamento richiesto.
Nella tastiera sono presenti, oltre ai 10 tasti dall'1 allo 0, anche il tasto asterisco, il cancelletto, R ed RP più due altri tasti ancora non utilizzati ma disponibili per espansioni future.
Il tasto RP serve, di solito, per ripetere l'ultimo numero composto; il tasto R, invece serve per i sistemi telefonici interni per passare la comunicazione ad un'altro apparecchio interno; il tasto cancelletto spesso ha la funzione di mute, cioè di non far ascoltare, all'utente lontano, il dialogo fra l'utente vicino e le persone presenti; inoltre sia il cancelletto che l'asterisco svolgono funzioni programmabili durante i servizi telefonici numerici, come, ad es. la segreteria telefonica, l'ENELTEL, il TELEBANCA, ecc.;